Youssou N' Dour è il musicista
africano più conosciuto dal pubblico del rock, grazie anche alle sue
collaborazioni con personaggi come Peter Gabriel, Paul Simon, Sting e Neneh
Cherry. La sua musica mescola ritmi africani e pop, unendo le radici della sua
terra e l’occidente, usando la lingua inglese e francese,ma anche il Wolof,
la lingua nazionale senegalese. Nato in Senegal nel 1959 nella Medina, il
quartiere storico di Dakar, capitale fondata dai francesi nella metà dell’800,
in una famiglia di griots (i cantastorie, figure simbolo della cultura
africana), N'Dour inizia bambino a cantare nelle cerimonie dei battesimi e
delle circoncisioni. Già a 16 anni realizza il suo primo singolo, M'ba,
e diventa una star della radio. Con la sua Star Band canta creando il mbalax,
che in lingua wolof indica il ritmo che proviene da un tamburo chiamato mbeung
mbeung e dal tama, il tamburo parlante usato per la comunicazione
tra villaggi. E con Youssou N' Dour suona dal 1977 il miglior suonatore di tama
del Senegal, Assane Thiam. Con lui ed altri sette musicisti, forma l'Etoile De
Dakar una formazione eclettica, in cui ogni musicista trasferisce le sue
radici, per alcuni il jazz, nel suo primo album, Xalis.
L'approdo a Parigi lo trasforma in star della world-music internazionale e dopo aver visto un concerto di Touré Kunda, N'Dour decide di aprire la propria musica al pop, usando anche il rock e il reggae. L’album Nelson Mandela ha la base mbalax e la title track, impreziosita da emozionanti vocalizzi, ha forti percussioni e un rilevante ruolo del basso.
Il 1986 è l'anno dell'incontro con Peter Gabriel (colpito dal suo album Immigrés) e nasce il duetto di In Your Eyes, brano contenuto in So. Anche Paul Simon lo vuole nel suo album Graceland, dedicato al recupero di suoni e ritmi africani in un contesto moderno. Ma a contribuire alla sua fama sono sempre più le sue partecipazioni allo Human Rights Now Tour e al concerto di Wembley per Nelson Mandela.
Con il boom della world-music dalla fine anni ‘80, l'Africa torna ad essere un importante punto di riferimento nel panorama musicale internazionale. E Youssou 'N Dour è tra i personaggi più rappresentativi di questa new wave. Il suo primo album internazionale registrato con la Virgin è Lion (1989), decisamente più commerciale, con brani di funky suadente come Kocc Barma, Macoy e The Truth, ma è Shakin' the Tree, un altro duetto con Peter Gabriel, che diventa l'hit del disco. Il successivo cd Set ('90), combina strumenti acustici tradizionali, un drumming ispirato e un poderoso basso elettrico e si rivela invece un ottimo esempio di afropop. La title track, predica convivenza e pace nel mondo e diventa subito un hit per i ragazzi più poveri del Senegal. Nel 1992, Eyes Open, si aggiudica una nomination ai Grammy Awards. Molti dei ritornelli sono in inglese e in francese, tra le canzoni si nota la ballata anticolonialista No More, il funky di Country Boy, e le più africaneggianti Marie-Madeline e La Saint-Louisienne. Il successivo cd The Guide, un altro passo verso l'occidentalizzazione, è stato definito "una liana tra l'Africa e Mtv". E’ soprattutto il singolo 7 Seconds, suggestivo duetto tra N'Dour e Neneh Cherry, a portare l'album verso i 2 milioni di copie vendute ed alla nomination ai Grammy Awards nella sezione World Music. Youssou N’Dour mantiene costante l’impegno in battaglie sociali, come quelle contro la siccità, la povertà, l'apartheid, la schiavitù, l'emigrazione, i bambini africani malati di Aids. Sostiene Amnesty International e diventa nel 1993 ambasciatore dell'Unicef.
Nel 2000 esce l'album Yoko. La chitarra
acustica resta lo strumento leader , ma sullo sfondo si muovono sempre le
percussioni della tama. Il cd sembra costruito per avere spazio più in
occidente che nei paesi africani. I pezzi tradiscono comunque la nostalgia per
la sua terra (Red Clay) e ripropongono rivendicazioni sociali. Ligueey
tratta della disoccupazione, Yama della situazione femminile, New
Africa della necessità di unire l’ Africa al resto del mondo. A dare
risonanza internazionale al disco, molto bello, anche le partecipazioni di
Peter Gabriel (This Dream) e Sting (Don't Walk Away). Nel 2002
Youssou 'N Dour con Nothing's In Vain, album dedicato alla madre,
musicista a sua volta, segna un ritorno alle radici senegalesi attraverso
l'incedere martellante dei tamburi mbung mbung, e gli strumenti-guida
della formazione che lo accompagna: la kora, lo xalam, il balafon.
Il vero protagonista del disco resta il ritmo mbalax, reso qui ancor più
suadente. Nel frattempo, N' Dour ha anche prodotto i Baobab, un'orchestra
africana che si dedica alla world music. E per il suo paese è spesso in prima
linea: è uno dei portavoce africani di Jubilee 2000, la campagna per la
riduzione del debito estero dei paesi più poveri, e dichiara che "l’Occidente
potrebbe far pressione sui leader africani, cancellando il debito in cambio di
un cambio di regime nei paesi dove non c'è democrazia, ma dittatura".
Il
cd del 2004, Egypt, segna una svolta netta nella sua carriera. N'Dour e
il suo quartetto, infatti, abbracciano il mondo arabo attraverso nuovi ritmi e
melodie. In arabo sono anche i testi, impregnati di misticismo e sacralità. Ad
accompagnarli, la Fathy Salama Orchestra, un ensemble "traditional"
di 14 musicisti. Domina soprattutto la Sufi-music, cui N'Dour tenta di
applicare i ritmi della tradizione africana, in un suggestivo ibrido.
L’utilizzo di strumenti tradizionali come la kora e il balafon
uniti all’orchestra di archi infonde al sound un carattere ipnotico. Nel 2007
esce Rokku mi Rokka che significa dare e ricevere in pulaar,
una delle lingue parlate in Senegal dall'etnia Peul. Un altro omaggio al
suo paese, un viaggio musicale compiuto attraverso le tradizioni e le radici
culturali della sua terra. Il brano più noto di questo nuovo cd è Wake up
(It's Africa Calling), di nuovo con Neneh Cherry.
Nell’aprile 2012 a 52 anni Youssou
N'dour viene nominato ministro della
cultura e del turismo nel nuovo governo senegalese. Il suo nome figura nella
lista di 25 ministri che saranno guidati dal premier Abdoul Mbaye, designato
dal nuovo presidente del Senegal Macky
Sall, uscito vincitore dal confronto elettorale del 25 marzo contro Abdoulaye
Wade.
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