Note di Prefazione: La Saga di
Matteo
La Saga di Matteo è stata pensata
come una trilogia di racconti, animata da una consistente componente
autobiografica e caratterizzata da una impegnativa volontà di rilettura
storica, con una sintesi meticolosa di molti avvenimenti di rilievo riguardanti
gli ultimi 50 anni della tormentata vicenda italiana a partire dal 1968. Avvenimenti ampiamente immersi e collegati
alle vicende internazionali del dopoguerra.
- Il primo libro, 68 volte ti
amo (I), diffuso prima in rete e poi pubblicato nel 2015, più che un
romanzo va considerato come un esile racconto decisamente connesso e
condizionato dallo sfondo storico nel quale è stato ambientato. Gli avvenimenti
che coinvolgono i principali protagonisti sono rigidamente rispettosi della
realtà storica, con le date esatte, a volte perfino l’ora e le condizioni
metereologiche di quel giorno. Non si tratta quindi di un racconto
autobiografico o la rappresentazione delle vicende sentimentali dei
protagonisti. È un resoconto di avvenimenti collettivi, di storie personali, di
sentimenti e amori vissuti, di gioie e tragedie con poche trasgressioni alla
realtà dei fatti realmente accaduti. Il racconto si svolge nel corso
dell’intero 1968, esattamente dal 1° gennaio al 31 dicembre, ricordando molti
degli avvenimenti principali di quell’epoca, non tutti riguardanti solo
l’Italia, attraverso le storie individuali dei cinque giovani personaggi
principali. Tutti sono coinvolti dai movimentati eventi di quell’anno,
frequentemente citato ma forse non sempre vissuto o conosciuto o capito anche
se ritenuto comunque rilevante per molte vicende dei decenni successivi. Matteo
e le quattro donne, Valentina, Marta, Giulia e Suor Angela, hanno molti aspetti
in comune fra loro ma le loro storie tendono progressivamente a divaricarsi
prendendo direzioni diverse nell’infuocato e tormentato clima di quell’epoca.
Suor Angela parte per l’America
Latina dove anche il clero è coinvolto dall’ondata popolare di ribellione
sociale antiautoritaria. Giulia, immigrata dal sud in una fabbrica del nord e
divenuta operaia combattiva, si ammala a causa delle condizioni ambientali del
lavoro in cui è quotidianamente impegnata. Marta da giovane liceale militante
nel movimento degli studenti viene sfiorata dai germi dell’estremismo che
porteranno anche alla tragedia del terrorismo, dilagato nelle viscere della
società italiana fra la seconda metà degli anni 70 e la prima metà degli anni
’80. Valentina porta avanti la scelta della ricerca di alternative sul piano
individuale che la porterà in India dove in un vicolo di Bombay la sua vita
avrà una inaspettata svolta. Matteo, che a volte appare quasi come una figura
staccata dagli avvenimenti che lo circondano, mantiene il suo ruolo lavorativo
di ricercatore e contemporaneamente assume un ruolo di attivo impegno sul
terreno sociale e ambientale.
È proprio in questa dirompente
contraddizione fra la apparente comunanza di sensibilità e di volontà di
cambiamento dei protagonisti, nei fatti anche potenzialmente uniti dalla comune
appartenenza generazionale e invece la loro progressiva tendenza a prendere
strade diverse e mai ad incontrarsi, che va letto il senso del racconto. In
questo modo essi perdono qualunque possibilità di incidere collettivamente
sulla realtà sociale e inevitabilmente si relegano ai suoi margini. È qui che si colloca la riflessione di fondo
proposta dal libro, se si scava appena sotto la superficie del racconto.
- Il secondo libro, Tre mesi
all’ora X (II), in pubblicazione in questo fine anno 2019, si svolge negli
ultimi tre mesi del 1999, esattamente dal 1° ottobre al 31 dicembre. Si rivede
la presenza dei personaggi sopravvissuti, Matteo, Valentina e Marta, con un
nuovo e maggior rilievo di Vincenzo, creativo musicista già presente nel primo
libro. Ad essi si aggiungono nuove figure della generazione successiva come
Hope, la figlia adottata di Valentina, Teresa, una giovane ricercatrice che si
rivela attenta e gradevole compagna di viaggio in giro per Mosca, Angelica, che
sceglie di abbandonare la propria carriera di ingegnere nucleare e si reca in
Germania. Infine Lara, figlia di Vincenzo e anche lei creativa musicista, che
si trova ad essere travolta dalle giornate eccezionali della caduta del muro a
Berlino. Personaggi vecchi e nuovi sono coinvolti dai cambiamenti storici,
alcuni aspettati o solo presunti, altri improvvisi e inaspettati come quelli
del superamento della guerra fredda fra Est e Ovest dell’Europa, che segnano la
fine del bipolarismo. Attraverso frequenti rimandi indietro agli ultimi decenni
vengono anche rivissuti momenti delicati, che non si possono facilmente
cancellare, del nostro passato: Il terrorismo italiano degli anni ’70-’80 che
ha paralizzato e forse rallentato e reso più difficile una conversione
riformista della società italiana. La pericolosa avventura e la crisi della
scelta nucleare, questione ancora aperta a distanza di decenni. L’avvento dei
movimenti no-global e il riaffacciarsi di nuove forme di nazionalismo e di
fondamentalismo estremista nel mondo.
- Il terzo libro, Generazione
Cento ( III), di cui, se non ci saranno ostacoli insuperabili, è
prevedibile l’uscita nel 2021, si svolgerà esattamente a cinquanta anni dal
1968 e coinvolgerà pienamente la “generazione cento”, o meglio quella sequenza
di generazioni che, condizionate dalla crisi ambientale crescente e dalle nuove
spirali di odio dei nuovi nazionalismi emergenti, ne dovranno comunque subire
le conseguenze nello scorrere dell’intero nuovo secolo in corso. Mettendo in
conto quindi il prevedibile affanno dei soggetti che dovranno affrontarne e
gestirne gli effetti sul pianeta.
Massimo Marino Dicembre 2019
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