La fotografia è entrata presto nella
vita di Wim Wenders e ancora lo accompagna sui set dei suoi
film e in viaggio.
A sei anni il padre gli regalò una
Leica, ma tra gli anni sessanta e gli ottanta la Polaroid era il suo
apparecchio preferito. La inserisce persino nel suo primo lungometraggio, Alice
nelle città (1974), in cui il protagonista viaggia con una Polaroid Sx-70. Il modello non era stato ancora
ufficialmente distribuito ma l’azienda statunitense decise di mandargli un
prototipo in anteprima, e lui lo inserì nella storia.
Per il regista tedesco la fotografia
istantanea è stata un ulteriore mezzo di indagine per i suoi film ma non solo:
le sue polaroid sono un diario di viaggio e un’occasione per sperimentare con
le immagini. Nella mostra Wim Wenders. Instant stories sono raccolte
circa 240 di queste foto, che viste nel loro insieme diventano una finestra
speciale sull’autobiografia dell’autore. L’evento è organizzato e curato dalla
fondazione C/O Berlin, e sarà aperto fino al 23 settembre.
da www.internazionale.it
- 16 luglio 2018
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