di Giorgia
Marino *
Arrivarci è una caccia al tesoro. Si cercano prima,
per orientarsi, le tracce lasciate online dagli altri viaggiatori: un appunto
su Tripadvisor, un’immagine o un ricordo su qualche blog dedicato alla Thailandia.
Poi si consulta la cartina e ci si avventura nel traffico furioso di Bangkok.
In mezzo a un intrico di vie, qualcuna senza uscita, alle spalle della
centralissima e super trafficata Sukhumvit, poco lontano da uno dei tanti
giganteschi e avveniristici shopping mall della Città degli Angeli, proprio lì,
incuneata in un angolo fra un condominio di svariati piani e un city resort,
resiste, ancora, Turtle House. Ed è esattamente come la descrive Tiziano
Terzani nelle pagine di Un indovino mi disse: «Un’oasi di
vecchio Siam in mezzo all’orrore del cemento».
* da www.ehabitat.it , 10 luglio 2017 leggi
Nessun commento:
Posta un commento