E’ morto Robert Redford

Il decesso  nella sua casa di Provo nello Utah.  Affascinante divo del grande schermo, diventato poi regista premio Oscar,  Redford ha girato film di successo:  dalla Stangata a Tutti gli Uomini del Presidente e La mia Africa.  La sua ultima apparizione sul grande schermo è stata in Avengers Endgame (2019), in un cameo. Ma alle scene aveva già dato addio l'anno prima, con il film 'The Old Man & The Gun' di David Lowery. 

Si è spento nel sonno a 89 anni, nella sua casa nello Utah.. Il padre appena nato, secondo un'usanza Sioux, lo avrebbe portato a bagnarsi nell'acqua dell'oceano, senza provocare in lui alcun pianto. Ottimo segno per la cultura pellerossa. "Pare che mi sia messo addirittura a ridere", raccontava Redford. Un talento da due Oscar (nel 1981 come regista per Gente Comune e alla carriera nel 2002) unito a un fascino inossidabile, alla passione politica, umanitaria e per l'ambiente e al sostegno del cinema indipendente con il suo Sundance Festival fondato insieme all'amico Sidney Pollack.

Capelli rossi irlandesi e volto pieno di rughe già da giovanissimo, Redford è perfetto in tutti i ruoli (tranne forse in quelli da cattivo). Incarna meglio infatti l'eroe positivo, romantico, quello che ogni mamma americana vorrebbe come genero. Nel 1958.. esordisce sul grande schermo con CACCIA DI GUERRA nel cui cast c'è anche Sydney Pollack che poi, da regista, ne fa il suo attore feticcio. E' miglior attore emergente ai Golden Globe nel 1966, per il ruolo del produttore bisessuale sposato con Natalie Wood nel film LO STRANO MONDO di Daisy Clover. Arriva poi il western LA CACCIA di Arthur Penn con Jane Fonda e Marlon Brando e, nel 1969, con Paul Newman è ancora in un western di culto firmato da George Roy Hill come BUTCH CASSIDY. Sempre Hill e la stessa coppia poi nel 1973 lavoreranno ad un altro film cult, LA STANGATA (7 Oscar). Per molti Redford è  il romantico Hubbell con il suo amore tormentato per Katie Molosky (Barbara Streisand), militante comunista totalmente diversa da lui in COME ERAVAMO di Pollack, o IL GRANDE GATSBY del film del 1974 di Jack Clayton, tratto dall'omonimo romanzo di Francis Scott Fitzgerald, in cui è il romantico Jay. Con Pollack arrivano poi il western CORVO ROSSO NON AVRAI IL MIO SCALPO! e la spy-story I TRE GIORNI DEL CONDOR. Con un altro attore cult come Dustin Hoffman recita in TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE, nel ruolo di Bob Woodward, uno dei due cronisti politici che scoprirono lo scandalo Watergate che portò all'impeachment di Nixon. Esordio alla regia fortunato poi per lui nel 1980 con GENTE COMUNE con il quale vince l'Oscar come miglior regista. L'anno dopo mette mano al Sundance Film Festival e lo fa diventare la più importante vetrina mondiale del cinema indie Usa. Sempre sul fronte della regia, arrivano poi nel 1988 MILAGRO e il melò con Brad Pitt IN MEZZO SCORRE IL FIUME. E' ancora dietro la macchina da presa per QUIZ SHOW e per L'UOMO CHE SUSSURRAVA AI CAVALLI, dal best-seller di Nicholas Evans. Nel 2007 dirige di nuovo Meryl Streep in LEONI PER AGNELLI, due anni dopo produce I DIARI DELLA MOTOCICLETTA. 

Sul suo impegno politico e la sua anima pasionaria basti solo la frase detta dall'attore e regista nel 2006 al Lido dove aveva presentato fuori concorso THE COMPANY YOU KEEP, thriller tra politica e impegno: "Ogni generazione ha la possibilità di diventare guida del proprio tempo. Mi rattrista vedere che la mia sia così corrotta da non cogliere questa opportunità che poi è anche un dovere che abbiamo rispetto ai giovani di oggi: dovremmo lasciare in eredità qualcosa di buono piuttosto che un mondo che sta marcendo".

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Ecco cosa c’è sotto il ghiaccio dell’Antartide ( e quanto rischiamo)

 Ricerche scientifiche: Svelata la mappa del paesaggio sotto l’Antartide ( The British Antarctic Survey Press Office )


di Sara Gandolfi *

La più dettagliata mappa mai disegnata del paesaggio sotto la calotta glaciale dell'Antartide è stata assemblata da un team di scienziati internazionali guidati dal British Antarctic Survey (BAS). Nota come Bedmap3, incorpora più di sei decenni di dati di indagine acquisiti da aerei, satelliti, navi e persino slitte trainate da cani. I risultati sono stati pubblicati questa settimana sulla rivista Scientific Data
La mappa offre una visione chiara del continente bianco come se i suoi 27 milioni di km cubi di ghiaccio fossero stati rimossi, rivelando le posizioni nascoste delle montagne più alte e dei canyon più profondi. Ad esempio, si è scoperto che il luogo con il ghiaccio sovrastante più spesso non è, come si pensava prima, nel Bacino dell'Astrolabio, nella Terra di Adelia, bensì in un canyon senza nome a 76,052°S, 118,378°E nella Terra di Wilkes. Il ghiaccio qui è spesso 4.757 m, ovvero più di 15 volte l'altezza dello Shard, il grattacielo più alto del Regno Unito.
Bedmap3 è destinato a diventare uno strumento essenziale nella ricerca per comprendere come l'Antartide potrebbe rispondere a un clima più caldo, perché consente agli scienziati di studiare le interazioni tra la calotta glaciale e il letto. 
«Queste sono le informazioni fondamentali che sostengono i modelli informatici che utilizziamo per studiare come il ghiaccio scorrerà attraverso il continente con l'aumento delle temperature», spiega il dottor Hamish Pritchard, glaciologo presso il BAS e autore principale dello studio. «Immaginate di versare dello sciroppo su una torta di roccia: tutti i grumi, tutte le protuberanze, determineranno dove andrà lo sciroppo e con quale velocità. E lo stesso vale per l'Antartide: alcune creste sosterranno il ghiaccio che scorre; le cavità e le parti lisce sono dove quel ghiaccio potrebbe accelerare».
Bedmap3, come suggerisce il nome, è il terzo tentativo di disegnare un'immagine del letto roccioso dell'Antartide iniziato nel 2001. Questa ultima mappa include più del doppio del numero di punti dati precedenti (82 milioni), resi su una spaziatura della griglia di 500 m. 
Grandi lacune di conoscenza sono state colmate da recenti indagini nell'Antartide orientale, tra cui attorno al Polo Sud, lungo la Penisola Antartica e le coste dell'Antartide occidentale e nelle Montagne Transantartiche. Il contorno delle valli profonde è meglio rappresentato. Così come quei luoghi in cui le montagne rocciose sporgono dal ghiaccio. 
Gli ultimi dati satellitari hanno anche registrato con maggiore accuratezza l'altezza e la forma della calotta glaciale e lo spessore delle piattaforme di ghiaccio galleggianti che si spingono sull'oceano al margine del continente. La mappa registra anche una nuova e completa vista continentale delle linee di messa a terra, i luoghi in cui il ghiaccio sul bordo del continente incontra l'oceano e inizia a galleggiare. 

Il paesaggio del letto roccioso sotto il ghiaccio dell'Antartide viene rilevato da una varietà di tecniche, tra cui radar, riflessione sismica (onde sonore) e misurazioni della gravità. Sottraendo questa topografia dalla forma e dall'elevazione del ghiaccio soprastante si ottengono alcune statistiche affascinanti sul Polo Sud: 

  • Volume totale del ghiaccio antartico, comprese le piattaforme di ghiaccio: 27,17 milioni di km cubi 
  • Superficie totale del ghiaccio antartico, comprese le piattaforme di ghiaccio: 13,63 milioni di km quadrati 
  • Spessore medio del ghiaccio antartico, comprese le piattaforme di ghiaccio: 1.948 m. (Escluse le piattaforme di ghiaccio: 2.148 m) 
  • Potenziale innalzamento del livello del mare globale se tutto il ghiaccio si sciogliesse: 58 metri. 

«In generale, è diventato chiaro che la calotta glaciale antartica è più spessa di quanto pensassimo inizialmente e ha un volume di ghiaccio maggiore che si basa su un letto di roccia situato sotto il livello del mare», spiega Peter Fretwell, specialista di mappatura e coautore presso BAS. «Ciò espone il ghiaccio a un rischio maggiore di scioglimento a causa dell'incursione di acqua calda dell'oceano che si verifica ai margini del continente. Ciò che Bedmap3 ci sta mostrando è che abbiamo un'Antartide leggermente più vulnerabile di quanto pensassimo in precedenza».

* da Mondo Capovolto – newsletter del Corriere della sera – 12 marzo 2025